A me piaceva fare tutto, ma la disciplina principe
era l'aeromodellismo. Questo sono io con un modello tutto progettato
e costruito da me. All'inizio ne sapevo ben poco, ma con
l'aiuto dei clienti-amici ho imparato molte cose e alla fine
ero diventato anche istruttore di volo con
tanto di doppio comando. Notare il cappellino
sponsorizzato Hobby House!
Sono sempre stato un giocattolone, non c'è dubbio.
Un'altra immagine dello stesso aereo che richiese due mesi
per la costruzione e circa dieci minuti per distruggersi a causa
di un mio errore di manovra. Un'altra lezione del modellismo
è che non si finisce mai di imparare!
La distruzione dell'aereo di cui sopra è avvenuta nel corso
di una manifestazione aerea che, ovviamente, organizzavo
per i clienti aeromodellisti. Tra questi concorrenti ci
sono anch'io...
... e qui ce ne sono altri.
L'aeromodellismo si pratica all'aria aperta ed era spesso
l'occasione per delle fantastiche gite familiari con clienti-amici.
In questa occasione andammo sul Passo Falzarego dove si svolgeva ogni
anno una imponente manifestazione di volo di alianti in pendio
(cioè senza motore) organizzata a livello europeo. Molti modellisti
arrivavano dalla Germania perchè lo sponsor principale era
la ditta GRAUPNER, un importante costruttore di modelli tedesco.
Giornata splendida, ottimi modelli, brezza favolosa e
panini col salame a nastro!
Un'altra immagine della stessa manifestazione.
I modelli che vedete a pezzi non sono rotti, ma smontati per
farli stare in auto e negli zaini.
Alcuni misurano anche 5 metri di apertura alare!
Un altro settore molto importante del modellismo dinamico
è quello degli Automodelli a scoppio, radiocomandati.
Per questi avevamo costrito una pista apposita, naturalmente (un'altra!)
dove gli appassionati potevano sfogarsi e competere tra loro.
Eccone qua alcuni, impegnatissimi a mettere a punto
i piccoli bolidi che, con un motore da 3,5 cc. potevano raggiungere
i sessanta Km/h fuoristrada.
Per farli funzionare
servivano delle officine attrezzatissime... e portatili!
Questo era un cliente assiduo ed entusiasta!
Se si rivedrà in queste foto magari si rifarà vivo.
Intanto lo saluto affettuosamente in ricordo dei bei tempi!
La costruzione della pista richiese un sacco di lavoro (e di soldi).
era un terreno incolto e pieno di detriti...
... Quindi fu spianato, delimitato e cosparso di ghiaino...
...Poi dotato di guard-rail di legno per tracciare la
pista vera e propria...
... E infine dotata di palco piloti sopraelevato e di insegna.
Ma poi occorreva tagliare l'erba, pareggiare le buche,
tagliare l'erba, rimediare agli atti di vandalismo,
tagliare l'erba, e tagliare l'erba...
tutto sommato era meglio il modellismo statico!
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